I DETTAGLI DELLE TECNICHE

:: BOLENTINO LEGGERO: Pagelli>Tanute>Saraghi>Paraghi>Orate>piccole cernie, sciarrani

:: BOLENTINO DI PROFONDITA': Cernie>Occhioni>Paraghi>Ricciole di profondita'>Sciabola>Castagna>Spinaroli

IL BOLENTINO
costiero è una tecnica antichissima, praticata da esperti e neofiti, poco impegnativa per attrezzature e imbarcazione, ma in grado di regalare ricchi e colorati carnieri in ogni stagione, anche nelle rare ma belle giornate di primo inverno.


Le belle giornate invernali sono l’ideale per impostare delle promettenti uscite a bolentino. Nel periodo invernale, grazie anche alla temperatura mite del mediterraneo e la quasi assenza di elementi di disturbo, si fanno le più belle pescate a bolentino. Con costanza, e sondando vari tipi di fondale durante la stessa battuta, ci si può confrontare con pesci delle più svariate specie, dai nobili sparidi, ai labridi, ai piccoli e infestanti serranidi come le perchie. Le sorprese rimangono una costante, e qualche bel pesce solitamente non mancherà di fare capolino nel carniere. Possibili anche la cattura di cernie, che mettono a durissima prova l' abilità del pescatore e le attrezzature leggere.

La nostra giornata incomincerà prima dell' alba, cercando di essere già in pesca ai primi bagliori di luce. Le poste da preferire in questi orari sono le scogliere sommerse con profondità oscillanti tra i 15 e i 30 metri, le praterie di posidonia con le stesse batimetriche, e i dintorni delle secche.
La preda per eccellenza è il sarago, solitamente avremo a che fare con stupendi testa nera e grintosi maggiori, e non è raro, specialmente sulle poste meno battute, l’incontro con qualche magnifico faraone. L’attività alimentare di questi pesci sarà frenetica, ma si esaurirà nel giro di poco tempo, quindi è essenziale agire con rapidità e dimestichezza.
Una volta sul posto buono alle prime allamate importanti, bisognerà calare in acqua un segnale zavorrato in modo da rimontare sulla posta quando lo scarrocciare della barca ci farà perdere il contatto con i pesci. Ancorarsi può essere una soluzione, ma spesso derivare è più produttivo.

:: TRAINA D'ALTURA: Tonni di branco>Alalunghe>Aguglie Imperiali>Lampughe...
:: TRAINA COSTIERA:
Ricciole>Dentici>Spigole>Occhiate>Barracuda>Cernie>Palamite

Nella traina costiera
le prede possono essere di dimensioni ridotte, ma utilizzando un’attrezzatura adeguata, è possibile confrontarsi al limite delle possibilità e del carico di rottura della lenza. Nasce così il concetto di equilibrio tra attrezzatura e preda. Nella ricerca del bilanciamento dei fattori potenza degli attrezzi/preda, bisogna tener presenti alcuni parametri, primo tra tutti, l’esperienza personale. Il limite da non superare, questo il concetto primo che riusciremo ben a comprendere solo dopo molte ore trascorse con la canna in mano.

E' da considerare sportivo
una cattura effettuata con una lenza che ha il carico di rottura pari al peso della preda catturata. Ci troveremo in situazioni in cui risulta difficile contrastare prede con lenza molto sottili, specialmente all’inizio della carriera. Pescare un bel pesce, non deve trasformarsi in una prova di bravura da dimostrare a terzi, ma deve solo rimanere una soddisfazione che deve indurci ad una valutazione personale sul nostro modo di agire.

:: DRIFTING DIURNO E NOTTURNO: Tonni giganti>Tonni di branco>Grandi Ricciole>Pesci Spada>Squali volpe>Verdesche
:: DRIFTING LEGGERO: Ricciole>Lecce>Dentici>Palamite>Saraghi>Orate

Uno dei problemi
che si pongono nella pesca a drifting è quello del sostentamento delle esche alle varie profondità. Il problema può essere risolto in vari modi ognuno dei quali presenta pregi e difetti. Vediamo assieme quali.

Il sistema più usato è quello dei dei palloncini gonfiati che possono essere annodati direttamente sulla lenza o meglio ancora collegati con un elastico. Sono ben visibili e più o meno gonfiati sostengono bene ogni tipo di piombatura; per contro a volte tendono a sgonfiarsi e specialmente quando è molto caldo possono scoppiare costringendoci a recuperare le lenze e ad effettuare una nuova calata. In caso di allamata scoppiano o si staccano dall’elastico e quindi non costituiscono alcun intralcio per il combattimento e il recupero della preda.

Il Drifting leggero è praticamente una variante compresa tra il drifting ed il bolentino. In pratica trovata una buona cigliata si ancora la barca e si inizia la pasturazione a base di sardine, calando tre o 4 canne in mare a varie profondità, la prima proprio radente il fondo. Il galleggiamento ed il distanziamento delle lenze avverrà ad opera dei fatidici palloncini. Si tratta solo di attendere e  la ferrata di qualche grosso pesce è garantita.

 

 
 


 

 

 

CERTIFIED CAPTAIN  I.G.F.A.

 

 

IL CHARTER PESCA PRATICA IL CATCH AND RELEASE (rilascio del pescato se vivo)

 

 

 

 

 

 


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